Le scatole a modulo continuo solitamente sono composte da un’onda doppia che le rende sicuramente più solide rispetto ad altri modelli sul mercato, che spesso non sono altrettanto strutturati e nemmeno di qualità.

Di fatto, si hanno almeno tre simboli per descrivere l’ondulazione presente tra i due strati esterni del cartone, ed in base alla sua composizione sarà indicata con: S (semichimica), M (medium) o F (fluting).

Per quanto riguarda i materiali che utilizza CGF Box Scatolificio con sede a Verderio invece, si può parlare di ottimi standard mantenuti costanti nel tempo da certificati e riconoscimenti internazionali, infatti la produzione segue l’opportuna regolamentazione europea, che nel dettaglio deve descrivere le componenti del cartone utilizzato:

– “K” o Kraft: In questo caso si può parlare di carta con elevate caratteristiche meccaniche, che viene prodotta con una pasta chimica di conifera al solfato. Possono essere presenti, infatti, pasta chimica di latifoglia e/o di pasta di semichimica in percentuale non superiore al 20%;

– “Kb” o Kraft in bianco: materiale identico al precedente ma con finitura bianca;

– “L” o Liner: indica una carta con buone caratteristiche meccaniche prodotta con uno o più strati di materie fibroso;

– “Lb” o Liner in bianco: materiale identico al precedente ma con finitura bianca;

– “T” o Test: si definisce con questo simbolo, una carta con discrete caratteristiche meccaniche, anch’essa prodotta come la tipologia Liner ma in uno o più strati di materie fibrose;

– “Tb” o Test in bianco: materiale identico al precedente ma con finitura bianca;

– “C” o Camoscio: questa carta è invece prodotta esclusivamente con pasta di recupero, e quindi dotata di poca resistenza;

– “Cb” o Camoscio in bianco: materiale identico al precedente ma con finitura bianca;

Conoscere al meglio il cartone come materiale, è sicuramente un buon modo per tutelare il proprio business, di fatto, è giusto poter informarsi, riconoscendo come alcune scatole siano più adatte di altre ai loro diversi utilizzi finali.

La grammatura, per esempio, è un ulteriore parametro di cui tenere conto, dovendo anch’essa essere sempre comunicata nelle note tecniche di qualsiasi linea. Indica essenzialmente il peso, espresso in grammi, per ogni metro quadrato di superficie per ciascuna scatola, che nel complesso vengono suddivise in classi ben determinate.

Nel dettaglio, per ogni gruppo avremo valori pari a:

– classe 2 o da g/mq 125

– classe 3 o da g/mq 150

– classe 4 o da g/mq 175

– classe 5 o da g/mq 200

– classe 6 o da g/mq 225

– classe 8 o da g/mq 275

– classe 9 o da g/mq 300

– classe 02 o da g/mq 337

– classe 04 o da g/mq 400

– classe 06 o da g/mq 440

Va ricordato come le scatole a modulo continuo, per comodità, siano tutte posizionate a soffietto su un pallet, in modo tale da poter essere misurate e tagliate all’occorrenza, utilizzando le fustellature longitudinali presenti sulla loro superficie.

Per cosa sono utilizzate le scatole a modulo continuo

Come già ampiamente descritto, questa particolare tipologia di scatola, viene utilizzata soprattutto in tutti quelle occasioni di trasporti che debbano tenere conto di merci e prodotti ingombranti, palesemente troppo difficili da trasportare in scatole con dimensioni standardizzate.

CGF Box Scatolificio esegue controlli costanti per mantenere le sue produzioni sempre di qualità, garantendovi la personalizzazione di qualsiasi linea di cartone in serie.

Infatti, operiamo da anni nella nostra sede di Verderio in Lombardia per riuscire a dare sempre il meglio alla nostra clientela, che oltre che appagata, è sempre informata su tutti i materiali usati. La trasparenza è uno degli obiettivi aziendali, che mira soprattutto a creare una vera e propria fidelizzazione con i nostri clienti.

CGF Box Scatolificio è sicuramente in grado di darvi tutte le risposte che cercate riguardo alle soluzioni di imballaggio in cartone per spedizioni. Per preventivi o consulenze chiamateci o scriveteci.

Scopri tutti gli approfondimenti di CGF Box Scatolificio.